È il più amato dai Blogger, specie di tecnologia ma non solo, è usato nelle Università (da alcuni prof ma anche dagli studenti) nonché è la chat di messaggistica più usata in Iran (In Italia e Germania è WhatsApp, negli USA è Facebook messenger, in Cina WeChat).
Chiunque navighi sul web un po' più al di fuori di Facebook avrà sentito di Telegram.
Ma la domanda da porsi è perché Telegram è amato da tutti coloro che masticano tecnologia?
Inizialmente trovavo inspiegabile come tutti i blogger (anche noi) invitassero all'installazione di questa chat, come se Whatsapp non fosse già troppo; perciò ho cercato di approfondire sull'argomento e provo a dare una mia risposta che poi risiede nella storia di telegram.
Innanzitutto chiunque può visionare il Codice sorgente, il protocollo e le API di Telegram. Questo significa che chiunque (per lo più informatici) può capire come funziona telegram ed ancora, chiunque è in grado di decifrare i messaggi telegram vincerà 300 mila dollari.
Dal 14 Agosto 2013 nessuno li ha ancora vinti.
La società dietro Telegram è la Telegram LLC una società a responsabilità limitata (con alcune caratteristiche delle società di persone, specie in termini fiscali e burocratici, in Italia potrebbe ricordare una S.r.l) ma senza scopo di lucro, la quale ha iniziato la sua attività attraverso una "generosa donazione" di uno dei due fondatori, Pavel Durov, "un Taoista, ritornato nel 2001 in Russia dopo essere cresciuto in Italia e che ha donato 1 milione di dollari a Wikipedia" , il che ridicolizza la mia donazione annuale di 5€.
Pavel è considerato su Wikipedia il Mark Zuckerberg Russo, difatti ha fondato il Facebook Russo: VKontakte.
Pavel si è rifiutato di bloccare la pagina VKontakte di un avvocato e politico, oppositore di Putin. Si è altresì rifiutato di consegnare i dati di utenti iscritti ad un particolare gruppo del social ai Servizi Federali di Sicurezza Russa sicché si è dimesso ed ha lasciato la Russia "senza intenzione di farvi ritorno, poiché la Russia è incomapatibile con Internet al momento." Ha fatto quindi ben più di quello che Apple sta facendo con l'FBI.
Il suo "valore net" (di Pavel) è pari a 260 milioni di dollari (Contro i 46 miliardi di Zuckerberg).
Tutto questo Pavel l'ha realizzato sopratutto grazie a suo fratello maggiore Nikolai, Matematico ed Informatico Russo. Continuando con i più affascinanti analogismi Americani se Pavel è Steve Jobs, Nikolai è Steve Wozniak.
Ma torniamo a noi: nel 2013 nasce la sopracitata Telegram, con il contributo finanziario di Pavel e quello informatico di Nikolai, fermo restando che Telegram non ha nessun legame con la Russia, la sua sede è in Europa: Berlino.
Telegram, che rimane pur sempre una società con propria autonomia, crede nella messaggistica veloce, sicura e gratuita al 100%. Perciò Telegram è un progetto non commerciale, non ha intenzioni di fare guadagni né può essere venduto. Pavel Durov ha supportato Telegram con una donazione molto generosa attraverso il suo fondo Digital Fortress, quindi per il momento la società ha abbastanza denaro. Se i fondi dovessero terminare, Telegram inviterà i propri utenti a donare oppure aggiungerà funzionalità non essenziali a pagamento. Ma fare profitti non sarà mai uno degli obiettivi di Telegram.
Per quanto riguarda la privacy, Telegram afferma che colossi del web come #Facebook e #Google credono che la privacy sia dare agli utenti funzionalità come "nascondere la loro immagine profilo e post o lo stato online ad altre persone", invece per Telegram privacy signifca proteggere i dati degli utenti da terzi come autorità governative o manager di grandi aziende che voglio fare pubblicità. Questo significa che mentre Facebook e Google riescono a "calmare il pubblico con funzionalità inutili", continuando ad inoltrare i dati degli utenti a terzi o ad aziende di marketing, Telegram si concentra sull'evitare proprio questo, fermo restando che non può evitare che "vostra madre, fidanzata, datore di lavoro o app con accesso root (per chi possegga un device rootato)" possa accedere al vostro account e invadere la vostra privacy.
Insomma, detta così sembra propria una bella storia da film Hollywoodiano ma dopotutto è la realtà raccontata dal web. Ma al di là del fantastico pensiero di Telegram il suo vero punto di forza sono le funzionalità, estremamente migliori rispetto a qualsiasi altro concorrente, colossi come Whatsapp, Skype, Hangout, WeChat inclusi.
- Condivisione di file fino 1,5GB (meglio anche di una email o di DropBox)
- Chat Segrete (per commettere in tutta privacy i reati peggiori)
- Supporto multipiattaforma anche a dispositivo disconesso (chi usa spesso il PC e ha spesso lo smartphone scarico amerà questo aspetto).
- Minimo consumo di dati e cpu (funziona meglio di Whatsapp anche con un segnale scarso).
- Possibilità di scambiare messaggi con persone attraverso la propria username ma senza condividere il proprio numero di telefono.
- Bot, Canali, supergruppi da 1000 utenti e molto altro.
Combinando tutte queste funzionalità Telegram non è tanto un'alternativa a WhatsApp ma più un'app intermedia tra gli SMS (sostituiti da WhatsApp) e la email (pensando al username con indirizzo, ai canali e bot come newsletter o altro ed ai supergruppi come sistema di comunicazione infra-aziendale)
Pensando al lato privacy invece Telegram sembra davvero essere l'unica app (come poche altre) da usare.
Per concludere, non possiamo essere certi che Telegram in futuro non cambi le proprie intenzioni ma è certo che ora è tempo di scaricare Telegram.
https://telegram.org/
Chiunque navighi sul web un po' più al di fuori di Facebook avrà sentito di Telegram.
Ma la domanda da porsi è perché Telegram è amato da tutti coloro che masticano tecnologia?
Inizialmente trovavo inspiegabile come tutti i blogger (anche noi) invitassero all'installazione di questa chat, come se Whatsapp non fosse già troppo; perciò ho cercato di approfondire sull'argomento e provo a dare una mia risposta che poi risiede nella storia di telegram.
Innanzitutto chiunque può visionare il Codice sorgente, il protocollo e le API di Telegram. Questo significa che chiunque (per lo più informatici) può capire come funziona telegram ed ancora, chiunque è in grado di decifrare i messaggi telegram vincerà 300 mila dollari.
Dal 14 Agosto 2013 nessuno li ha ancora vinti.
La società dietro Telegram è la Telegram LLC una società a responsabilità limitata (con alcune caratteristiche delle società di persone, specie in termini fiscali e burocratici, in Italia potrebbe ricordare una S.r.l) ma senza scopo di lucro, la quale ha iniziato la sua attività attraverso una "generosa donazione" di uno dei due fondatori, Pavel Durov, "un Taoista, ritornato nel 2001 in Russia dopo essere cresciuto in Italia e che ha donato 1 milione di dollari a Wikipedia" , il che ridicolizza la mia donazione annuale di 5€.
Pavel è considerato su Wikipedia il Mark Zuckerberg Russo, difatti ha fondato il Facebook Russo: VKontakte.
Pavel si è rifiutato di bloccare la pagina VKontakte di un avvocato e politico, oppositore di Putin. Si è altresì rifiutato di consegnare i dati di utenti iscritti ad un particolare gruppo del social ai Servizi Federali di Sicurezza Russa sicché si è dimesso ed ha lasciato la Russia "senza intenzione di farvi ritorno, poiché la Russia è incomapatibile con Internet al momento." Ha fatto quindi ben più di quello che Apple sta facendo con l'FBI.
Il suo "valore net" (di Pavel) è pari a 260 milioni di dollari (Contro i 46 miliardi di Zuckerberg).
Tutto questo Pavel l'ha realizzato sopratutto grazie a suo fratello maggiore Nikolai, Matematico ed Informatico Russo. Continuando con i più affascinanti analogismi Americani se Pavel è Steve Jobs, Nikolai è Steve Wozniak.
Ma torniamo a noi: nel 2013 nasce la sopracitata Telegram, con il contributo finanziario di Pavel e quello informatico di Nikolai, fermo restando che Telegram non ha nessun legame con la Russia, la sua sede è in Europa: Berlino.
Telegram, che rimane pur sempre una società con propria autonomia, crede nella messaggistica veloce, sicura e gratuita al 100%. Perciò Telegram è un progetto non commerciale, non ha intenzioni di fare guadagni né può essere venduto. Pavel Durov ha supportato Telegram con una donazione molto generosa attraverso il suo fondo Digital Fortress, quindi per il momento la società ha abbastanza denaro. Se i fondi dovessero terminare, Telegram inviterà i propri utenti a donare oppure aggiungerà funzionalità non essenziali a pagamento. Ma fare profitti non sarà mai uno degli obiettivi di Telegram.
Per quanto riguarda la privacy, Telegram afferma che colossi del web come #Facebook e #Google credono che la privacy sia dare agli utenti funzionalità come "nascondere la loro immagine profilo e post o lo stato online ad altre persone", invece per Telegram privacy signifca proteggere i dati degli utenti da terzi come autorità governative o manager di grandi aziende che voglio fare pubblicità. Questo significa che mentre Facebook e Google riescono a "calmare il pubblico con funzionalità inutili", continuando ad inoltrare i dati degli utenti a terzi o ad aziende di marketing, Telegram si concentra sull'evitare proprio questo, fermo restando che non può evitare che "vostra madre, fidanzata, datore di lavoro o app con accesso root (per chi possegga un device rootato)" possa accedere al vostro account e invadere la vostra privacy.
Insomma, detta così sembra propria una bella storia da film Hollywoodiano ma dopotutto è la realtà raccontata dal web. Ma al di là del fantastico pensiero di Telegram il suo vero punto di forza sono le funzionalità, estremamente migliori rispetto a qualsiasi altro concorrente, colossi come Whatsapp, Skype, Hangout, WeChat inclusi.
- Condivisione di file fino 1,5GB (meglio anche di una email o di DropBox)
- Chat Segrete (per commettere in tutta privacy i reati peggiori)
- Supporto multipiattaforma anche a dispositivo disconesso (chi usa spesso il PC e ha spesso lo smartphone scarico amerà questo aspetto).
- Minimo consumo di dati e cpu (funziona meglio di Whatsapp anche con un segnale scarso).
- Possibilità di scambiare messaggi con persone attraverso la propria username ma senza condividere il proprio numero di telefono.
- Bot, Canali, supergruppi da 1000 utenti e molto altro.
Combinando tutte queste funzionalità Telegram non è tanto un'alternativa a WhatsApp ma più un'app intermedia tra gli SMS (sostituiti da WhatsApp) e la email (pensando al username con indirizzo, ai canali e bot come newsletter o altro ed ai supergruppi come sistema di comunicazione infra-aziendale)
Pensando al lato privacy invece Telegram sembra davvero essere l'unica app (come poche altre) da usare.
Per concludere, non possiamo essere certi che Telegram in futuro non cambi le proprie intenzioni ma è certo che ora è tempo di scaricare Telegram.
https://telegram.org/