Riprendendo il discorso batteria, di cui ampiamente discusso in merito a come comportarsi con la batteria, e come aumentare l'autonomia dello smartphone. In quest'ultimo post vedremo di parlare di caricatori, cavi e tempo di ricarica, senza perderci in tecnicismi e senza sostituirci agli esperti del settore.
E' importantissimo sapere che un buon caricatore, e sopratutto un buon cavo, possono fare la differenza!
Ed è proprio il cavo la componente più importante per le nostre ricariche! Ma andiamo per gradi...
Prima di vedere quello che più ci interessa (caricatori e cavi), dobbiamo capire alcuni concetti basilari di elettronica:
Gli ampere sono un'unità di misura, come il metro, o i grammi, gli ampere misurano l'intensità di corrente. Alla buona, misurano la quantità di corrente. Risponde alla domanda quanto.
I Volt misurano la differenza di potenziale, e impropriamente potremmo paragonarla alla forza della spinta di corrente. Mentre i Watt misurano la potenza, e quindi il consumo di corrente ed è uguale al prodotto tra Volt e Ampere. Sempre impropriamente infatti, quantità di corrente per spinta con la quale viene mandata in circolo ci dà il consumo di potenza totale (ma sempre impropriamente).
In quello che vogliamo vedere noi, gli ampere ricoprono il ruolo più importante. La scala è composta da:
Ampere (A) = 1;
MilliAmpere (mA) 1/1000, dove il milliAmpere è la millessima parte dell'Ampere.
MicroAmpere (uA) 1/1000 000, dove il microAmpere è la milionesima parte dell'Ampere.
Dunque 1A=1000 mA.
Spesso troviamo Ah oppure mAh, in tal caso il tutto è rapportato ad un ora, da qui h. Nessuna complicazione, semplicemente misura l'intensità di corrente in un ora.
Tornando a noi, una batteria "grande" 2500mAh significa che contiene 2,5Ah di corrente. Più è grande il numero, maggiore è la corrente che è in grado di contenere. Più dovrebbe durare. Qui si potrebbe aggiungere la dispersione di corrente durante l'uso, per questo la qualità della stessa è importante. Dunque diffidate da batterie economiche che vantano tanti mAh. Se non di qualità potrebbero disperdere molta corrente e quindi vantare una grandezza reale solo sulla carta, ma non nell'uso. (se state pensando a batterie portatili, pensate bene. Andate su prodotti di qualità)
Di riflesso, se un caricatore ha la dicitura OUTPUT: 1Ah (o 1000mAh), significa che caricherà 1A all'ora, e se il vostro smartphone avesse la batteria di 1A, sarà completamente carico in un'ora, e cosi via.. ma approfondiamo meglio e cerchiamo di capire perchè questo non è sempre vero (entrerà in gioco il cavo e tante altre cose...)
IL CARICATORE DA MURO
Prendete un caricatore da muro, e leggete quanto inciso sopra.Mediamente abbiamo una serie di approvazione CE, FCC, seriale e dopodichè INPUT, i cui valori si riferiscono a quanto quel caricatore assorbe dal muro ed OUTPUT, quanto il caricatore rilascia dall'uscita usb. Ed è un po' quello che ci interessa maggiormente. (maggiormente, ndr).
Quasi sicuramente in output avrete 1A.
Se volete aumentare i tempi di ricarica dello smartphone dovrete trovare caricatori che abbiamo un amperaggio maggiore, quelli da 2A sono molto diffusi per i tablet.
Come accennato utilizzando un caricatore da muro più potente, potremmo dimezzare i tempi di ricarica ma ciò non è sufficiente, importante oltre l'1A diventa il cavo stesso.
CAVO
A partita di ogni altra condizione, 10 litri d'acqua impiegano più tempo se viaggiano in tubi dal diametro minore. Mentre sarà più veloce, il flusso d'acqua, in tubi più grandi. A parità di ogni altra condizione!Ecco, lo stesso vale per la corrente.
Se i fili conduttori del vostro cavo sono poco spessi (più di 24AWG, dove awg è l'unità di misura, più è grande il numero più è piccolo il diametro del filo conduttore) in quel cavo riuscirà a passare solo poca corrente. E quindi anche usando caricatori più potenti non noterete alcuna differenza.
Lo spessore di in un cavo per sopportare i caricati da 2A (o meglio per permettere il passaggio di un'intensità di corrente pari a 2A) deve essere minore di 23AWG. Ma molti produttori non rendono nota questa particolare info.
La lunghezza del cavo, la resistenza del conduttore e la dispersione fanno il resto. Ma andiamo oltre le nostre competenze.
Infine, un ruolo determinante è giocato dal software e dallo 'smartphone' stesso. Alcuni software sono fatti per non accettare intensità di corrente troppo alte. Con questi, sarebbe inutile usare caricatore e cavo per 2A, poichè ne accetterebbe solo 1A (900mA o anche meno). Tutti gli smartphone, indifferentemente dal fatto che accettino o no più di 1A di corrente, dal 80 - 90% fino al 100, accettano intensità sempre minore (per evitare sovraccarichi) e dunque oltre una particolare soglia di carica che può variare da smartphone a smartphone diventa inutile usare caricatori e cavi per intensità maggiore. Ecco perché il vostro smartphone fino all'80 o 90% di carica arriva "subito" ed è più lenta per arrivare al 100. (provate. Contate i minuti che la carica arriva da 19 a 20. Poi ricontate i minuti da 99 a 100...)
Chiudo il discorso cavo dicendo che, i dati tecnici riguardo al cavo, non sono quasi mai, incisi sul cavo stesso, in altri invece, sarà possibile leggere, magari in controluce, i dati stessi. La dicitura più diffusa è ... 28AWG/1P and 24AWG/1C...non fatevi ingannare dal quel ..and 24AWG/1C, quel cavo non supporterà cariche superiori agli 1A. Lo spessore del cavo deve essere strettamente minore di 23AWG! Su alcuni libri di testo, l'AWG necessaria per 2,3A è pari a 18AWG, ma con cavi di AWG minore a 23, ho comunque notato che i tempi sono "circa" da 2A.
Ripeto che, questo non è tutto ciò che influisce sulla carica; resistenza, dispersione, usura del cavo, del caricatore e della batteria, e software possono fare una netta differenza.
A casa, infine, avrete sicuramente una miriade di cavi. Vi dico da subito che difficilmente avranno un AWG sufficiente. Ma fate delle prove:
Procuratevi un caricatore affidabile da OUTPUT 2A o 2.1A; e usate i diversi cavi, segnandovi i tempi di ricarica. I cavi migliori ridurranno i vostri tempi di ricarica a patto che il vostro smartphone accetti gli ampere in più eventualmente offerti.
Potreste fare queste prove con l'ausilio di app che "controllino" il flusso di dati. La maggior parte delle app non sono affidabilissime, ma Battery Monitor (tra le dozzine di app testate personalmente) è quella che mi ha offerto maggior soddisfazione.
All'interno di battery Monitor avrete diversi dati, concerne a questo discorso ci interesserà il "Flusso mA" da controllare il valore quando stiamo caricando lo smartphone, infatti segna il flusso in tempo reale, ma di certo non dovrete stare lì ogni secondo dunque utili diventa Il grafico di "utilizzo mA"; e i valori mA nella Cronologia.
CAVI CON SPESSORE SUFFICIENTE PER 2A:
ANKER (Di buon prezzo, diversa lunghezza, e tutti con spessore di 0,7mm cioè 21AWG, ben oltre le nostre richieste. Utili anche per il trasferimento dati PC-DEVICE).
Ripeto che, questo non è tutto ciò che influisce sulla carica; resistenza, dispersione, usura del cavo, del caricatore e della batteria, e software possono fare una netta differenza.
A casa, infine, avrete sicuramente una miriade di cavi. Vi dico da subito che difficilmente avranno un AWG sufficiente. Ma fate delle prove:
Procuratevi un caricatore affidabile da OUTPUT 2A o 2.1A; e usate i diversi cavi, segnandovi i tempi di ricarica. I cavi migliori ridurranno i vostri tempi di ricarica a patto che il vostro smartphone accetti gli ampere in più eventualmente offerti.
Potreste fare queste prove con l'ausilio di app che "controllino" il flusso di dati. La maggior parte delle app non sono affidabilissime, ma Battery Monitor (tra le dozzine di app testate personalmente) è quella che mi ha offerto maggior soddisfazione.
All'interno di battery Monitor avrete diversi dati, concerne a questo discorso ci interesserà il "Flusso mA" da controllare il valore quando stiamo caricando lo smartphone, infatti segna il flusso in tempo reale, ma di certo non dovrete stare lì ogni secondo dunque utili diventa Il grafico di "utilizzo mA"; e i valori mA nella Cronologia.
CAVI CON SPESSORE SUFFICIENTE PER 2A:
ANKER (Di buon prezzo, diversa lunghezza, e tutti con spessore di 0,7mm cioè 21AWG, ben oltre le nostre richieste. Utili anche per il trasferimento dati PC-DEVICE).
*Se qualche lettore volesse aggiungere (o correggere) nozioni è il benvenuto!
Insomma ci stiamo buttando in concetti da tecnici di elettronica, meglio non andare oltre e fermarsi a questi piccole e semplici nozioni basi.
Utile, infine, è sapere che la batteria tende a perdere più velocemente la carica 'veloce', invece le cariche lente vengono mantenute di più. Ma né l'una né l'altra danneggia la batteria.
Come a dire, il tempo non si inganna ;)
Speriamo che con quest'articolo un po' fuori dagli schemi siamo riusciti a spiegare concetti complessi in maniera semplice (seppur rapportati al nostro campo d'interesse), che vi aiutino a capire perché spesso la carica varia e ad essere più preparati davanti ai prodotti sugli scaffali. Senza volerci sostituire a manuali, a chi studia, a chi lavora e a chi sicuramente è più preparato di noi. Anzi Voi, se trovate errori segnalati nei commenti.
L'immagine sottostante riassume quanto detto in tema di AWG, spessore, e Ampere che quello spessore lascia passare. Non sono certo della correttezza dei dati: la tabella riporta che a 21AWG (0,7mm) passino massimo 1,2Ampere, ma sappiamo per test fatti, e con estrema certezza, che con 21AWG, si riescano a supportare carice fino 1,8 - 1,9 Ampere. La differenza di tali osservazioni può risiedere della "Resistenza". Maggiore è la Resistenza minore sarà la corrente che passa. Presumiamo che il cavo 21AWG che ha supportato 1,8 Ampere, avesse una resistenza più bassa rispetto a quella riportata dalla tabella.
CONCLUSIONI:
Comprare un caricatore con output 2A (o 2000mA) assieme ad un cavo con spessore <23AWG, ridurrà i normali tempi di ricarica, se confrontati con caricatori 1A o con cabina >24AWG. Fermo restando che, il vostro smartphone "accetti" la corrente in più che riceve; la resistenza e la dispersione di corrente del conduttore è la medesima.Insomma ci stiamo buttando in concetti da tecnici di elettronica, meglio non andare oltre e fermarsi a questi piccole e semplici nozioni basi.
Utile, infine, è sapere che la batteria tende a perdere più velocemente la carica 'veloce', invece le cariche lente vengono mantenute di più. Ma né l'una né l'altra danneggia la batteria.
Come a dire, il tempo non si inganna ;)
Speriamo che con quest'articolo un po' fuori dagli schemi siamo riusciti a spiegare concetti complessi in maniera semplice (seppur rapportati al nostro campo d'interesse), che vi aiutino a capire perché spesso la carica varia e ad essere più preparati davanti ai prodotti sugli scaffali. Senza volerci sostituire a manuali, a chi studia, a chi lavora e a chi sicuramente è più preparato di noi. Anzi Voi, se trovate errori segnalati nei commenti.
L'immagine sottostante riassume quanto detto in tema di AWG, spessore, e Ampere che quello spessore lascia passare. Non sono certo della correttezza dei dati: la tabella riporta che a 21AWG (0,7mm) passino massimo 1,2Ampere, ma sappiamo per test fatti, e con estrema certezza, che con 21AWG, si riescano a supportare carice fino 1,8 - 1,9 Ampere. La differenza di tali osservazioni può risiedere della "Resistenza". Maggiore è la Resistenza minore sarà la corrente che passa. Presumiamo che il cavo 21AWG che ha supportato 1,8 Ampere, avesse una resistenza più bassa rispetto a quella riportata dalla tabella.